MARAVILHOSA MACAO

MACAO LA LAS VEGAS D’ORIENTE

 

Macao non solo vi sorprenderà, ma soprattutto vi confonderà. Non potrete fare a meno di chiedervi dove siete finiti: Las Vegas? Rio de Janeiro? Portogallo? Pieno entroterra cinese? La Regione Amministrativa Speciale (SAR) di Macao, a soli 65 km da Hong Kong, è, in effetti, un vero e proprio mix esplosivo di tradizioni, usanze e culture. Raggiungere la Penisola di Macao da Hong Kong è veramente facile: prendete dallo Hong Kong-Macau Ferry Terminal un traghetto veloce della Turbojet   (https://www.turbojet.com.hk/en/) e in meno di un’ora vi ritroverete nella Las Vegas d’Oriente dove potrete trascorrere una piacevole giornata tra templi, chiese e un totale di 40 casinò. Macao, per chi non lo sapesse, è infatti l’unica zona della Cina dove il gioco d’azzardo è legale. Giunti al terminal dei traghetti di Macao salite su una delle tante navette gratuite che i casinò mettono a disposizione per i loro clienti, possono essere utilizzate da tutti e nessuno vi chiederà di provare che siete dei giocatori incalliti. Ho avuto la fortuna di trovarmi a Macao proprio durante lo svolgimento di uno dei suoi eventi più importanti: il Gran Premio di Formula 3. Le luci sfavillanti delle case da gioco e il rombo di tuono dei motori delle auto che sfrecciavano lungo il Circuito da Guia hanno aggiunto alla mia permanenza a Macau (in portoghese) un tocco di adrenalina.

 

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I casinò di Macao

 

Ho trascorso la mia giornata passeggiando nel centro storico di Macao che, nel 2005, è stato inserito nella lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità. Camminare sui marciapiedi a mosaico bianco e nero vi farà sentire sul lungo mare di Rio de Janeiro, gli splendidi edifici coloniali così come le bancarelle che vendono i Pasteis de Nata (tipici dolcetti portoghesi) vi faranno sentire in Portogallo e l’arroganza, a volte maleducazione, dei cinesi che invadono la penisola nei week-end per tentare la fortuna alle slot machines vi faranno sentire in una qualsiasi città dell’entroterra della Cina.

 

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I famosi marciapiedi a mosaico bianco e nero

 

 

Alzate gli occhi e ammirate le meravigliose targhe in ceramica indicanti i nomi delle vie sia in lingua cinese che portoghese e capirete quanto quest’area abbia risentito negli anni l’influenza di culture veramente differenti tra di loro. Gli anni di occupazione portoghese sono senza dubbio tangibili in tutta la città.

 

 

Il principale edificio storico di Macao è senza dubbio il “Leal Senado” al cui interno potrete godervi alcune interessanti mostre temporanee nella Galleria IACM o una visita alla collezione di libri pregiati della Biblioteca del Senato. Il Forte del Monte è sicuramente una delle attrattive da non perdere, anche solo per andare a vedere i suoi cannoni puntati con fare minaccioso verso il Grand Lisboa Casinò. Dall’alto del Forte ammirate il panorama su tutta Macao e il netto contrasto tra i meravigliosi edifici del centro e gli alti e sporchi palazzi popolari della periferia. Se siete interessati alla storia di Macao fatevi un giro al Museo di Macao che si trova proprio all’interno del Forte.

 

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I cannoni del Forte del Monte

 

Il fiore all’occhiello di Macao sono senza dubbio le affascinanti rovine della Chiesa di San Paolo di cui tutto ciò che resta sono solo la facciata detta anche “Porta nel Nulla” e le scalinate. La Chiesa gesuita di San Paolo, risalente al XVII secolo, è considerata uno degli edifici cristiani più grandi di tutta l’Asia. Il giardino perfettamente curato che affianca le sei rampe di 11 gradini ciascuna rende la risalita verso la facciata ancora più suggestiva. Ammirate la facciata lateralmente e vi renderete conto del perché viene chiamata la Porta nel Nulla.

 

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Le rovine della Chiesa di San Paolo

 

Il mio consiglio è quello di passeggiare nelle vie intorno al Largo do Senado per godervi i meravigliosi palazzi coloniali color pastello (azzurri, rosa, gialli) di cui è tappezzato il centro. Lungo il vostro percorso incontrerete tutte le attrattive principali: la Chiesa barocca di San Domenico; il tempio Na Tcha che per assurdo sorge proprio tra le rovine della Chiesa di San Paolo, ennesimo esempio della diversità culturale di Macao; il Palazzo in stile cantonese di Lou Kau abbellito da elementi europei; il Teatro Don Pedro V dai suoi inconfondibili colori verde e bianco; la Chiesa di San Lorenzo e quella di Sant’Agostino.

 

 

 

Anche dal punto di vista culinario le influenze di diverse culture e tradizioni si fanno sentire: potrete provare dell’ottima cucina cinese, prelibatezze portoghesi (il riso con l’anatra o il maialino al forno) o provare la cucina locale vero mix tra cucina cinese, asiatica, a cui si aggiunge il tocco esotico delle ex colonie portoghesi di Africa, India e America Latina. Tra i piatti più conosciti della cucina di Macao campeggiano: il pollo africano, il granchio ripieno, la carne tritata con patate e cipolla e il budino di latte.

Dedicate un’oretta allo shopping ma solo se riuscite a farvi strada tra i cinesi e, soprattutto, se riuscite a non perdere la pazienza per tutte le volte che vi spintoneranno. Io ho lasciato perdere dopo 5 minuti o avrei rischiato di litigare, tra l’altro senza farmi capire, con qualche turista proveniente dalla Cina.

Interessante da sapere è che la penisola di Macao viene usata dalle molte persone in possesso di un visto temporaneo per Hong Kong per comprovare la loro uscita dal paese e azzerare il proprio timbro.

 

SIETE UN PO’ CONFUSI??? IO TANTISSIMO…

 

4 commenti Aggiungi il tuo

  1. vincenza63 ha detto:

    Davvero meravigliosa!

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    1. È un posto affascinante proprio per il suo mix culturale!!!

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      1. vincenza63 ha detto:

        eh,,,,,,, ti credo

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