IL GIAPPONE E I SUOI VOLTI

IL POPOLO DALLE MILLE CONTRADDIZIONI

 

Viaggiate con gli occhi perché, senza dubbio, tutti viaggiamo per ammirare paesaggi dagli spazi infiniti che ci lasceranno quasi sempre a bocca aperta, animali nei loro habitat naturali che siamo abituati a vedere solo negli zoo o nei documentari, città modernissime che ci sorprenderanno e altre così decadenti da non vedere l’ora di scappare, villaggi sperduti nel tempo e nello spazio, monumenti di una bellezza indescrivibile che ancora oggi trasudano storia. Vi prego, però, viaggiate anche con il cuore perché solo con il cuore potrete portare a casa, di ritorno dal vostro viaggio, un tesoro inestimabile che nessuno potrà mai togliervi. Solo con il cuore potrete arricchirvi, conoscere meglio voi stessi, innalzare il vostro spirito, imparare dalle altre culture prendendo il meglio da quello che vi offrono e a volte, purtroppo, scoprendo in loro esempi da non seguire. C’è solo un modo, però, per viaggiare con il cuore: avvicinarsi alla genteSiate curiosi: entrate in contatto con le persone del posto, parlate con loro, ascoltate le loro storie. I volti delle persone parlano. Gli sguardi della gente raccontano la storia, la gioia di vivere, le guerre, le sofferenze e le speranze di un intero paese. I volti e gli sguardi, spesso, valgono più di mille parole. APRITE LA VOSTRA MENTE, LASCIATE A CASA I PREGIUDIZI E ABBATTETE LE FRONTIERE!!!

 

 

I Giapponesi sono straordinari tanto quanto il loro paese e se vi dico che vi sentirete sulla luna vi assicuro che non sto esagerando nemmeno un pochino. I Giapponesi sono timidi. I Giapponesi sono curiosi, ma non ve lo daranno mai a vedere fino a quando non vi troverete, come me e la mia amica, nel panico più totale in una delle metropolitane più grandi e con più gente del mondo e un omino vi si avvicinerà chiedendovi se avete bisogno di una mano e vi accompagnerà a prendere il vostro treno di corsa perché non può assolutamente arrivare in ritardo a lavoro. I Giapponesi hanno una gestualità tutta loro e a noi incomprensibile, ma non preoccupatevi perché quando chiederete le indicazioni non vi spiegheranno la strada per arrivarci ma vi ci porteranno direttamente. I Giapponesi quando ridono si mettono la mano davanti alla bocca per educazione, ma quando al ristorante devono risucchiare gli spaghetti o del brodino fanno più rumore di un vecchio camionista senza la dentiera. I Giapponesi non fumano per strada semplicemente perché hanno paura di bruciarsi l’uno con l’altro, ma nei ristoranti o nei bar si accendono una sigarette via l’altra come se non ci fosse un domani. I Giapponesi sono individualisti, ma provate come me a cercare di chiudere sulle scale mobili lo zainetto di un bambino per evitare che perda le sue cose e in un secondo avrete mille occhi puntati addosso pronti a intervenire. I Giapponesi sono sinonimo di perfezione. I Giapponesi sono fashion: credo di non aver mai visto in vita mia così tanti uomini con in mano borse tanto belle…sì, avete capito bene, uomini non donne. I Giapponesi che ai nostri occhi sono tutti uguali, in realtà, sono più eterogenei di noi: osservate un gruppo di amici e vi accorgerete che ognuno di loro ha il suo stile inconfondibile e nessuno di loro veste alla stessa maniera. i Giapponesi sono ligi alle regole, ma nel week-end bevono così tanto alcool da perdere completamente la loro immagine di integrità e serietà. I Giapponesi e la loro invidia per i nostri occhi. I Giapponesi e il loro inglese quasi incomprensibile. I Giapponesi e la loro L mancata: ricorderò sempre quando la prima sera chiedendo il conto in inglese “the bill” mi sono vista arrivare al tavolo una birra “the beer”. I Giapponesi tra tradizione e modernità più assoluta. I Giapponesi che indossano la mascherina non tanto per proteggersi dallo smog o dai germi ma più che altro per evitare di infettare gli altri quando hanno il raffreddore, la tosse o un principio di influenza.

I Giapponesi sono strani, talmente strani, che per evitare di perdere un’amicizia non pubblicherò la foto, di rito ormai nella rubrica IL GIRO DEL MONDO ATTRAVERSO I VOLTI DELLA GENTE, insieme a una ragazza che ho conosciuto a Tokyo e la cui gentilezza mi ha scaldato il cuore. Arrivata nella capitale giapponese mi sono subito messa in contatto con una ragazza che un mio amico aveva conosciuto anni prima in Australia e con cui mi ero scambiata qualche messaggio prima della mia partenza. Ci siamo così organizzate per una cena per conoscerci di persona e la “piccola giapponesina” (meglio se evito anche solo di scrivere il suo nome) si presenta con dei biscottini di benvenuto nel suo paese raffiguranti il Monte Fuji come buon auspicio affinché riesca a vedere uno dei simboli più conosciuti del Sol Levante quasi sempre coperto dalle nubi. Vi starete sicuramente chiedendo se sono riuscita nell’intento. Ebbene sì. Sono riuscita a vedere il Monte Fuji dal finestrino di uno Shinkansen. Sempre meglio che niente!!! Ancora oggi ogni anno a Natale immancabile mi arriva dal Giappone un regalino dalla mia “piccola giapponesina”. Non trovate che tutto questo sia fantastico? Io lo trovo semplicemente meraviglioso e unico proprio come i Giapponesi.

 

 

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