CARTAGENA DE INDIAS: LA CITTA’ DAI MILLE COLORI

LA REGINA INDISCUSSA DELLA COSTA CARAIBICA

 

Dopo cinque ore di viaggio in autobus da Santa Marta e una breve sosta a Barranquilla (nota per il suo carnevale e per essere la città natale di Shakira) eccomi giunta nella famosissima Cartagena de Indias il cui centro storico è stato inserito dall’UNESCO, per la sua incredibile bellezza, nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. La capitale del dipartimento di Bolivar è da considerarsi tappa obbligata di un viaggio in Colombia e, in quanto tale, è sicuramente una delle mete più turistiche del paese (il fatto che sia proprio uno dei posti in cui abbia incrociato più italiani ne è sicuramente la prova). La città vecchia è senza dubbio l’attrattiva principale della città: viuzze acciottolate, vecchie piazze, chiese, monasteri e palazzi dai balconi e dai cortili zeppi di fiori dai colori più disparati fanno di Cartagena la regina indiscussa di tutta la costa caraibica. Non potrete fare a meno di scattare centinaia di foto ai suoi bellissimi edifici dalle incredibili facciate dai mille colori.

 

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La città vecchia di Cartagena

 

Ho deciso di alloggiare proprio nella città vecchia dove si concentrano il centro storico, la città interna cinta da mura con i suoi antichi quartieri di El Centro e San Diego e la maggior parte delle testimonianze perfettamente conservate dell’epoca coloniale. Il quartiere di Getsemani, negli ultimi anni, sta sicuramente prendendo piede tra i backpackers e sempre più alberghi e ristoranti stanno aprendo in questa zona situata all’esterno delle mura e collegata con il centro da una bellissima passeggiata pedonale chiamata Muelle Turistico de los Pegasos.

 

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Las Murallas

 

Camminare sulle imponenti mura Las Murallas, da cui è circondato tutto il centro storico e destinate a proteggere la città, è senza dubbia una di quelle cose che si devono assolutamente fare a Cartagena e non esiste momento migliore del tramonto. Il mio consiglio, come sempre, è quello di gironzolare senza meta tre le strade e i vicoli del centro storico per apprezzare in tutta tranquillità la bellezza e la rilevanza storica di questo gioiello colombiano. Durante la vostra passeggiata non perdetevi la Puerta del Reloj principale punto di accesso alla città interna fortificata con la sua torre e il suo orologio sui quattro lati; la Plaza de Los Coches dove un tempo si teneva il mercato degli schiavi e dove si trova la statua del fondatore di Cartagena Pedro de Heredia; il tratto di portici El Portal de los Dulces dove non potete non assaggiare i deliziosi dolci locali (una vera e propria tentazione per la gola); la Plaza de la Aduana sede dei più importanti edifici governativi e dove padroneggia la statua di Cristoforo Colombo; la Catedral con le sue incredibili pareti esterne in pietra calcarea e il suo retablo rivestito in foglia d’oro; il Museo del Oro Zenù con la bellissima collezione di oggetti in oro e di ceramiche del popolo zenù.

 

 

 

Cartagena non è solo la città vecchia ma molto di più. Non mancate quindi di visitare: il Castillo de San Felipe de Barajs la fortezza più grande mai costruita dagli spagnoli nelle colonie sudamericane con le sue gallerie aperte al pubblico (se soffrite di claustrofobia ve le sconsiglio vivamente perché nonostante siano illuminate possono risultare alquanto inquietanti); l’incantevole Convento de la Popa dove potrete godere di un panorama mozzafiato su tutta la città proprio dalla sommità più alta di Cartagena e visitata dal Papa Giovanni Paolo II nel 1986; il Mercato Bazurto dove troverete veramente di tutto e ideale per concedersi uno spuntino in un luogo autentico (cercate di andarci in gruppo o in alternativa non portate nulla di prezioso con voi); il Monumento a Los Zapatos Viejos conosciuto anche come Las Botas Viejas omaggio a uno dei più grandi poeti della città Luis Carlos López e alla sua opera più conosciuta “A mi Ciudad Nativa”.

 

 

Per quanto riguarda il cibo, oltre ai gustosissimi dolcetti locali del El Portal de los Dulces, vi consgilio di assaggiare le famosissime arepas de huevo (tortini di farina di granturco con un uovo all’interno). Il panorama culinario di Cartagena è davvero incredibile e troverete dei ristornate non solo bellissimi ma in cui gustare delle ottime cene da gourmet. Nonostante questo io, come sempre, vi consiglio di provare il cibo di strada e approfittare delle tantissime bancarelle dislocate in tutta la città, non ve ne pentirete assolutamente.

 

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Arepas de huevos

 

Se siete amanti dello shopping Cartagena è senza dubbio il posto che fa per voi: la città è letteralmente tappezzata a ogni angolo di negozi che vendono souvenir, oggetti d’artigianato tanto belli quanto costosi e le meravigliose e coloratissime borse colombiane a secchiello lavorate a uncinetto.

Merita una citazione una delle figure più iconiche che vedrete a Cartagena de Indias: le sorridenti Palenqueras, donne di colore provenienti dal piccolo villaggio di San Basilio de Palenque situato a sud-est di Cartagena, vestite nei loro sgargianti abiti colorati che vendono frutta tenendo in equilibrio proprio sulle loro teste una ciotola piena di prodotti coloratissimi e profumatissimi.

 

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Las Palenqueras
Imperdibili le escursioni all’arcipelago Islas de Rosario con le sue 27 isole coralline e alla incantevole Playa Blanca dove non potrete fare a meno di sentirvi dei veri James Bond.
Come vi ho anticipato Cartagena è sicuramente una meta gettonatissima e per i miei gusti forse un po’ troppo turistica e per questo piena di colombiani che cercheranno di vendervi con insistenza (quando dico insistenza non sto esagerando per niente) qualsiasi cosa. Siate gentili: rispondete semplicemente con un “Nada, gracias” (il problema è che dovrete ripeterlo almeno una cinquantina di volte al giorno).
La mia permanenza a Cartagena è stata rallegrata da incredibili e fortuiti incontri: ho letteralmente investito, mentre correvo per le vie della città perché in ritardo per un appuntamento per una cena, il ragazzo australiano conosciuto a Bogotà; ho rincontrato per caso una sera, mentre stavo bevendo una birra in un locale con alcuni amici, il gruppetto di ragazzi canadesi incontrati per la prima volta nella capitale colombiana; ho passato le mie giornate in compagnia di due ragazze cilene in cui mi sono imbattuta per caso nell’ostello in cui alloggiavo. Non avevo mai fatto conoscenza, prima d’ora, di gente proveniente dal Cile ed è stata una bellissima sorpresa: persone non solo gentilissime e dolcissime, ma che trasmettono un amore per l’arte, la musica, la letteratura e l’ambiente che non possono far altro che farvi venire voglia di andare a visitare il loro paese.

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