SIAMO IN CILE O IN GERMANIA?

PUERTO VARAS E FRUTILLAR

Puerto Varas è stata una semplice tappa di passaggio durante il mio viaggio in Patagonia tra Cile e Argentina. Come sempre non ci si aspetta molto da quei posti dove uno programma di starci il minimo indispensabile per riposarsi, recuperare le energie e ripartire il prima possibile per raggiungere la propria meta. La scelta è ricaduta su Puerto Varas per la sua vicinanza a Puerto Montt (20 km circa di distanza) da cui partiva il mio volo per Punta Arenas. A differenza di Pucón, questa piccola cittadina del Sur Chico Cileno, è riuscita a evitare di essere presa d’assalto da frotte di turisti alla ricerca di adrenalina nonostante, grazie ai vulcani Osorno e Calbuco e al lago Llanquihue, qui si possano svolgere le stesse attività della sua “gemella” Pucón. Questa volta passeggiare lungo la Costanera e godermi il paesaggio del lago Llanquihue sono le uniche attività che mi sono concessa. L’architettura cittadina caratterizzata da edifici coloniali tedeschi, l’imponente Iglesia del Sagrado Corazón, le case risalenti all’inizio del XX secolo (alcune delle quali dichiarate monumento nazionale) conferiscono a Puerto Varas un’aria tutta Europea.

La città di Puerto Varas non offre molto per chi, come me, decide (per una volta) di non cimentarsi tra rafting, canyoning e kayak. Intorno al lago Llanquihue ci sono, però,  tantissimi posti che si prestano perfettamente per una gita in giornata. In molti mi avevano parlato bene di Frutillar: una piccola località sul lago che si trova a solo mezz’ora d’autobus da Puerto Varas (partono minibus praticamente ogni 10 minuti). Oltre al bellissimo molo e alla sua lunghissima spiaggia ciò che mi ha colpito di più di Frutillar è stata sicuramente la sua architettura. Sentirsi in Cile qui è veramente difficile. Tutto ricorda la Germania. A partire dalle scritte che si incontrano nei ristoranti, nei caffè e negli alberghi, fino ad arrivare alle torte “multipiano” che fanno molto paese del Nord Europa. L’ordine, la pulizia e il rigore di Frutillar vi faranno dubitare se effettivamente vi troviate ancora su suolo cileno. Per chi non lo sapesse negli anni tra il 1850 e il 1875 questa regione fu caratterizzata da un intenso processo di immigrazione e colonizzazione da parte di coloni tedeschi. La presenza di più di 6000 tedeschi in quest’area influenzò notevolmente questa zona del Cile meridionale e vi assicuro che tutt’ora sembra quasi di essere in un piccolo paese della Germania..

Questo stesso mix tra stile cileno e stile tedesco l’ho ritrovato nel bellissimo Ostello Casa Azul http://www.casaazul.net/ . Una vera e propria oasi di pace. Un posto veramente unico. Ritmi cileni scanditi da regole tutte tedesche. Ditemi se le due foto qui sotto non rendono a pieno l’idea…

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